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Credito d'imposta Transizione 4.0

Soggetti beneficiari
Il credito d’imposta spetta a tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime di determinazione del reddito.


Tipologia del contributo e ambiti di investimento ammessi
I beni oggetto di investimento devono essere nuovi e destinati a strutture produttive ubicate in Italia. L’acquisizione del bene può essere effettuata anche in leasing.


Misure del credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi 4.0
Per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025 (con possibilità di estensione fino al 30 giugno 2026, a condizione che entro il 31 dicembre 2025 l'ordine sia stato accettato dal venditore e sia stato versato un acconto almeno del 20% del costo), le aliquote del credito d'imposta sono le seguenti:

  • Beni materiali 4.0 (Allegato A, Legge 232/2016):
    • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
    • 10% del costo per la quota di investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
    • 5% del costo per la quota di investimenti oltre 10 milioni e fino a 20 milioni di euro.

 

Modalità di presentazione delle domande
Il credito d’imposta in esame è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel mod. F24 in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno in cui è avvenuta l’interconnessione.
Il credito non concorre alla formazione del REDDITO di impresa e della base imponibile IRAP.
Per tutti gli investimenti 4.0 è consigliata una perizia asseverata o attestazione tecnica correlata da analisi tecnica attestante che il bene possieda tutte le caratteristiche richieste dalla normativa.

 

Documentazione richiesta
Per tutti gli investimenti 4.0, è consigliata una perizia asseverata o un'attestazione tecnica che certifichi che il bene possiede le caratteristiche richieste dalla normativa e sia interconnesso al sistema aziendale.